Works [ Parco [ Isole di plastica

L’Isola si trova in Italia, in Toscana, ed è un parco nazionale, ma potrebbe esser ovunque. Rappresenta la sintesi del nostro rapporto con l’ambiente che ci circonda e in particolar modo col mare. Il “mare nostrum” è pieno di plastica. L’inquinamento in questa zona, forse per le sfavorevoli correnti, da analisi effettuate recentemente raggiunge gli 892.000 microframmenti di plastica per chilometro quadrato, e la realtà a terra non è da meno. Le spiagge, la vegetazione, i boschi sono troppo spesso trattati come discariche. A fronte di panorami di una bellezza incomparabile troviamo inseriti come parassiti i nostri scarti, i segni del nostro passaggio, del degrado della nostra società contemporanea che nulla rispetta pur di consumare.

 

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17.11.2014 « Elba una settimana di metà ottobre. Ho concentrato la mia visione da una parte sulle bellezze naturali, dall’altra sui segni lasciati dall’uomo nell’ambiente naturale da terra e dal mare; sia quindi ciò che è rimasto abbandonato dalla stagione turistica sia ciò che arriva dal mare. Secondo un rapporto ambientale di Expédition Med, che studia l’impatto dei rifiuti di plastica nei mari, è stato rilevato che, a causa anche delle correnti, il mare dell’Elba è uno dove si riscontra maggiore concentrazione di plastica di tutto il Mare Nostrum.»


16.03.2015 « A fronte di panorami di una bellezza incomparabile troviamo inseriti come parassiti i nostri scarti, i segni del nostro passaggio, del degrado della nostra società contemporanea che nulla rispetta pur di consumare. Come riuscire ad integrarli? La lavorazione “oscura” che ho dato ben uniforma le immagini panoramiche e delle bellezze naturali con quelle dei nostri segni sul territorio. Ho cercato di alternarle con equilibrio. Più complicato è stato inserire la plastica del mare in quanto disgregata in una finissima poltiglia che è pescata solo con apposite reti. Mi sono quindi concentrato su quella che ho trovato a riva e sulla spiaggia.»

21.07.2015 « L’editing è ormai ultimato, unica indecisione era su come inserire i rifiuti di plastica trovati sulla spiaggia da me lavorati su uno sfondo nero. Dubbi fugati alla recente riunione di Synapsee quando, confrontandomi con i colleghi di collettivo e con il nostro curatore Steve Bisson , è emersa l’idea di creare una unica immagine con tutti i pezzi insieme come vaganti su uno sfondo nero. Un vero “Universo della plastica” da presentare in mostra in un formato molto grande.»